Chi è Massimo Presciutti
Collaboratore di "Podismo", "ePodismo" e Run The Planet Italia, Massimo Presciutti, nato a Gubbio nel 1951, vive a Firenze dal 1966.
Pubblica il suo primo fumetto su "Ca Balà" nel 1976, la vetrina più importante, allora, per ciò che riguardava la satira politica. La tiratura più che limitata della rivista, di cui diventa subito uno dei protagonisti, non impedisce che molti disegni finiscano poi su grandi giornali nazionali come "L'Espresso" o "Panorama". Collabora saltuariamente con "La Repubblica", "Il Male", "Abc", "Help".
Negli anni ottanta, continuando lo stile grafico della "fantasia al potere", scrive, su commissione della Marcon Editrice, venti volumi intitolati "La bottega del fumetto". Nell'operazione sono coinvolti gli studenti di quella che fu la prima "Scuola di fumetto" a Firenze (Icip, 1982). Finita l'esperienza "didattica", che aveva come retroterra una tesi di Laurea sul fumetto all'Università di Firenze (1976), ricomincia l'attività di disegnatore umoristico e satirico nonché di artista multimediale. Una collaborazione importante è stata con la rivista svizzera "Nebelspalter".
Realizza manifesti, copertine e spot pubblicitari d'animazione. Dirige un laboratorio di musica, si iscrive alla S.I.A.E. come cantautore. Molte delle sue canzoni sono anche diventate dei video. Pubblica diversi libri e libretti, di canzoni ed umoristici, ha curato una Collana di satira politica del Centro di Documentazione di Pistoia, inventa il pamphlet "Il mio gatto stava male" per le edizioni Millelire Stampa Alternativa. È membro dell'associazione artistica newyorkese Artists Rights Society.
Le sue canzoni acquisiscono nel corso del tempo una certa popolarità e nel maggio 2001 esce il primo CD ufficiale, "Mezzo ciclista mezzo pittore". E del Natale 2002 la ristampa. Nel Natale 2003 esce "Quando fioriscono i lillà", CD leggero di cinque canzoni (Quando fioriscono i lillà, Tartaburo, Babbiferi, Eravamo soli, Non ti perdere) frutto però di un lungo e intenso lavoro in sala di registrazione presso lo studio Silence con l'amichevole collaborazione di Marco Lamioni. Dal settembre 2007, seguendo una tendenza ormai diffusa, le canzoni sono diffuse in rete e i clip, aggiornati a scadenza mensile, sono reperibili direttamente dal sito web, da dove si accede anche ai video prodotti per Rai Letteratura e a un film fatto con i ragazzi alla fine degli anni settanta.
È presente periodicamente al Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi che conserva anche molte sue opere insieme a quelle dei più importanti disegnatori e umoristi di tutto il mondo. Appassionato e incuriosito del lavoro e della vita del pittore Giuliano Presciutti da Fano (op. 1499-1554) sta lavorando ad un'opera su questo probabile antenato.
Comunque prima di tutto è un insegnante elementare, come Maria Montessori per esempio.
È nel coordinamento dei quattro Progetti Educativi Europei Socrates e Lifelong Learning Comenius, "Linguistic adventures" (1999–2002), "Art of living" (2003-2006) e Happy S.C.I.E.N.C.E. (2009-2011) e H.U.M.A.N. BEING (2011-2013) che ha costruito il proprio stile di insegnamento supportato da compagni di viaggio italiani ed europei. "Art of living" è stato tra l'altro selezionato dal MIUR (Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca) per il "Progetto Balcani", curato unitamente all’IRRE Veneto, per il "Confronto tra i sistemi educativi dei Paesi dell'Unione Europea e dei Paesi del Sud-Est Europa sulla progettazione dei programmi comunitari in materia di istruzione e formazione" dato che nel disegno progettuale sono stati individuati tematiche utili alla "Educazione alla pace e alla dimensione europea dell'educazione". "Art of living" è scandito da sei momenti: Tolleranza e Rifiuto (primo anno); Adattamento e Armonia (secondo anno); Non violenza e Solidità interiore (terzo anno). "Art of living" è anche "Art of good living" e parafrasando "Gourmet, the magazine of good living" i sei momenti del progetto sono qui così s-canditi.
Nel 1995 cominciò a pubblicare una "storia infinita" sul mensile "Podismo" (con cui collabora ininterrottamente dal 1986) intitolata "Via col tempo" che ora vede la luce in versione elettronica. Protagonisti sono lo scienziato professor Alpied Einscarpein ed il bambino Corrado che, con una macchina del tempo a forma di scarpa, ripercorrono tutte le epoche per dimostrare che sono i piedi che hanno fatto e faranno la storia. L'autore è stato accusato di fare un tipo di "arte inferiore" ma si è difeso affermando che, essendo il podismo l'oggetto del racconto, trattasi piuttosto di... "arti inferiori".
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