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Massimo Presciutti e Partire senza frontiere

I disegni che seguono sono tratte dalla mostra di Massimo Presciutti al CTS

A dieci anni dal mio debutto su "Ca balà" nel 1977 c'era ancora il lavoro e ognuno che sapesse fare qualche cosa poteva forse trovare una sistemazione che unisse la passione al mestiere. Piano piano la passione fu sempre meno apprezzata a favore del mestiere. Poi anche molti mestieri scomparvero e si pensò che le macchine, compresa le nuove tecnologie, potessero sostituire le storie umane.

Proprio nel 1977 si raggiunse il punto più basso per quanto riguarda la disoccupazione in Italia, ma c'era la speranza marcusiana del lavorare meno rimanendo la qualità della vita allo stesso livello o anche più alto. Infatti poi i soldi arrivarono a fiumi, ma erano soldi senza odore, come si dice in una canzone, che peraltro un odore tutt'altro che gradevole venivano ad assumere nel corso degli anni visto che nel 2013 la disoccupazione raggiunge lo stesso livello underground del 1977 dopo essere passata per il 2004. Vasi Comunicanti.

   

Con questa pagina voglio ricordare un lavoro commerciale sotto forma di collaborazione che durò quasi un anno se si considera un paio di mostre e le loro presentazioni storicizzate, nonché la collaborazione alla rivista periodica di settore dedicata al turismo studentesco e giovanile.

"Partire senza frontiere", anno 1, n. 5, maggio 1986



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